sabato 11 febbraio 2012

Storia dell'arte? Che bello!


Ci siamo passati un pò tutti, noi studenti di storia dell'arte. Abbiamo quell'aria tra il serio e l'estremamente svagato che le persone ci riconoscono da lontano. E allora, il tempo di una veloce stretta di mano, che subito domandano: "Ma tu che fai?".

Allora noi ci teniamo sempre a precisare: "Intendi nella vita?". No perché se magari siamo in un pub, o al bar, allora magari quello che facciamo è bere. O mangiare noccioline.

E loro: "Si, nella vita".

UnoDiNoi: "Beh, studio, principalmente. Storia dell'arte.".

Loro: "Storia dell'arte???", con gli occhi sgranati di quelli che NO. Non ci credono che c'è gente che ancora studi la fantomatica Storia dell'Arte :)

E allora aggiungono le due parole che, accompagnate allo stupore manifestato poco prima, ci fanno girare gli occhi come nell'Esorcista. Loro dicono: "Che bello!".

Ché a nessuno verrebbe in mente di dire a un ingegnere, per dire, o a un economista: “Che bello!”.

Ma si, certo, è bello. "E' bello" per noi, soprattutto, poiché abbiamo scelto di studiare ciò che ci piace e interessa, ciò che ci emoziona, senza farci ossessionare dal pensiero che a tutti voi che ci guardate da fuori, appare scritto in un enorme pannello elettronico che vi compare sulla faccia quando ci parlate: "MA QUANDO MAI TROVERAI UN LAVORO?".

In anni in cui ci sono pochissime possibilità di trovare un lavoro sicuro e a lungo termine, noi abbiamo avuto il coraggio di dedicarci anima e corpo allo studio di questa disciplina, che ci ha fatto passare notti insonni su enormi, molto complessi, libri e d’accordo che “hanno le figure” ma, vi assicuriamo, non sempre sono letture leggere! Perché, si, studiamo moltissimo. Che voi ci crediate o no. E spesso è no. E lo sappiamo.

A diciannove anni è difficile capire di cosa ti vuoi occupare per il resto della tua vita, e infatti ogni anno le aule dove si svolgono le lezioni del primo anno sono stracolme, e tu, seduto sul pavimento gelido pensi: “Ma che ho fatto di male per non meritarmi neanche una sedia?”. Tuttavia man mano, il gruppo si restringe sempre più, finché a tagliare il traguardo saranno solo gli studenti davvero determinati spinti da qualcosa che hanno dentro…

Si chiama PASSIONE, è amore. E noi siamo innamorate dell’arte.

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