Ci siamo passati un pò tutti, noi studenti di storia dell'arte. Abbiamo
quell'aria tra il serio e l'estremamente svagato che le persone ci riconoscono
da lontano. E allora, il tempo di una veloce stretta di mano, che subito
domandano: "Ma tu che fai?".
Allora noi ci teniamo sempre a precisare: "Intendi nella
vita?". No perché se magari siamo in un pub, o al bar, allora magari
quello che facciamo è bere. O mangiare noccioline.
E loro: "Si, nella vita".
UnoDiNoi: "Beh, studio, principalmente. Storia dell'arte.".
Loro: "Storia dell'arte???", con gli occhi sgranati di quelli
che NO. Non ci credono che c'è gente che ancora studi la fantomatica Storia
dell'Arte :)
E allora aggiungono le due parole che, accompagnate allo stupore
manifestato poco prima, ci fanno girare gli occhi come nell'Esorcista. Loro
dicono: "Che bello!".
Ché a nessuno verrebbe in mente di dire a un ingegnere, per dire, o a un
economista: “Che bello!”.
Ma si, certo, è bello. "E' bello" per noi, soprattutto, poiché
abbiamo scelto di studiare ciò che ci piace e interessa, ciò che ci emoziona,
senza farci ossessionare dal pensiero che a tutti voi che ci guardate da fuori,
appare scritto in un enorme pannello elettronico che vi compare sulla faccia
quando ci parlate: "MA QUANDO MAI TROVERAI UN LAVORO?".
In anni in cui ci sono pochissime possibilità di trovare un lavoro
sicuro e a lungo termine, noi abbiamo avuto il coraggio di dedicarci anima e
corpo allo studio di questa disciplina, che ci ha fatto passare notti insonni
su enormi, molto complessi, libri e d’accordo che “hanno le figure” ma, vi
assicuriamo, non sempre sono letture leggere! Perché, si, studiamo moltissimo.
Che voi ci crediate o no. E spesso è no. E lo sappiamo.
A diciannove anni è difficile capire di cosa ti vuoi occupare per il
resto della tua vita, e infatti ogni anno le aule dove si svolgono le lezioni
del primo anno sono stracolme, e tu, seduto sul pavimento gelido pensi: “Ma che
ho fatto di male per non meritarmi neanche una sedia?”. Tuttavia man mano, il
gruppo si restringe sempre più, finché a tagliare il traguardo saranno solo gli
studenti davvero determinati spinti da qualcosa che hanno dentro…
Si chiama PASSIONE, è amore. E noi siamo innamorate dell’arte.
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